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Esami di guida, più trasparenza con la scatola nera

La scatola nera è un dispositivo in grado di rilevare i parametri e la localizzazione di un veicolo.

Obiettivo trasparenza: il Ministero è sempre più vicino all’introduzione, durante gli esami di guida, di un dispositivo a bordo del veicolo in grado di rilevarne i parametri e la localizzazione. Riuscire a monitorare, con una precisione al 99%, ogni piccolo particolare di un esame di guida garantirebbe di certo più trasparenza, limitando inoltre i casi di scarsa efficienza e professionalità.

La scatola nera può anche essere utile in altri ambiti, date le molte funzioni che è in grado di svolgere:

– Determinazione continuativa nel tempo di posizione e velocità di un veicolo;

– Diagnostica da remoto dell’integrità funzionale del dispositivo;

– Tempestiva individuazione di malfunzionamenti o di tentativi di manomissione nel veicolo;

– Determinazione continuativa nel tempo del profilo accelerometrico del moto di un veicolo;

– Affidabilità al 99% dei dati raccolti;

– Trasmissione sicura e periodica delle informazioni immagazzinate;

– Trasmissione wireless bi-direzionale con altri dispositivi installati a bordo.

Avere a bordo una forma di monitoraggio avanzato può essere utile anche in caso di incidenti o furti: entrambe queste situazioni potrebbero infatti venire gestite meglio se si fosse a conoscenza di informazioni analitiche ed affidabili. L’intenzione del Ministero di installare una scatola nera a bordo delle autovetture va infatti in questa direzione, ed i vantaggi sono potenzialmente infiniti.

Quando?

I vantaggi sarebbero dunque molti, ma ad oggi la scatola nera per le autovetture non è ancora realtà. In altri paesi europei invece è già stata adottata, ed il Decreto Ministeriale (diramato il 25 gennaio 2013 e valido, per ora, soltanto per le assicurazioni) fa pensare che anche in Italia potremo presto contare sull’affidabilità di questo dispositivo.

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