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Come spostarsi in auto ai tempi del Coronavirus

A causa della brutta situazione generata dal Coronavirus, tanto brutta da essere definita dall’OMS come una pandemia, l’Italia è diventata zona rossa, o meglio zona protetta.

Ovunque si diffondono gli appelli affinchè il rimanere nelle proprie case, possa limitare il propagarsi di questo virus per il quale al momento non è disponibile nessun vaccino e nessuna soluzione miracolosa.

Fino al 3 Aprile sarà cosa buona e giusta seguire le indicazioni del Governo.

Chi di noi potrà muoversi in questo periodo?

“Andranno evitati tutti gli spostamenti eccetto quelli motivati da compravate esigenze lavorative o da situazioni di necessità o per motivi di salute”.

Per chi dovesse spostarsi per dette necessità, è obbligatorio portare con sè l’auto certificazione (scaricala cliccando qui)  nella quale si attesta il motivo per il quale ci stiamo spostando.

È tranquillamente scaricabile online, e comunque qualora non potessimo stampare il documento, è necessario copiarlo e compilarlo.

Il modulo di chi si reca al lavora sarà corredato da una certificazione da parte dell’azienda che preciserà orari di lavoro e luogo.

Esso è valido sia per gli spostamenti singoli, sia per i movimenti periodici sempre verso lo stesso luogo, evidenziando la cadenza dei viaggi.

In caso di falsa dichiarazione, scatterà la denuncia per inosservanza di un provvedimento preso dall’autorità, rischiando fino a tre mesi di carcere e multe salate, avendo arrecato un danno alla salute pubblica.

Quindi:

  • No agli spostamenti da una regione all’altra senza una reale motivazione o di salute o di lavoro
  • No al recarsi in luoghi come palestre, parchi pubblici, bar, locali che prevedono aggregazione e mettono in discussione le regole, nelle ultime ore è stata prevista la chiusura quasi totale degli esercizi commerciali, proprio per evitare assemblamenti.

Il mancato rispetto del divieto è ancora più grave se a compierlo è un soggetto a rischio o contagioso. In questo caso si viola l’articolo 452 del codice penale, che riguarda i DELITTI colposi contro la salute pubblica.

Si rischiano peraltro fino a 12 mesi di carcere.

Quindi in questo periodo dovremmo muoverci solo per motivazioni ACCERTABILI ed avere pazienza, non è facile per nessuno di noi, ma torneremo a pensare semplicemente alle vacanze estive, ai finestrini aperti e alla brezza, quella del mare.

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