Abs: il sistema di sicurezza che evita il blocco delle ruote
L’abs, dal tedesco Antiblockiersystem, è un dispositivo di sicurezza che impedisce il bloccaggio delle ruote in caso di brusca frenata, causa principale della perdita di controllo del veicolo.
Alla sua comparsa nel mercato automobilistico era considerato un optional, per di più molto costoso, anche se dal 2004 il consiglio dell’Unione Europa lo ha reso obbligatorio per tutti i veicoli.
Come funziona l’Abs
L’ ABS è un dispositivo elettronico che controlla la velocità della rotazione di ciascun pneumatico in relazione alla velocità raggiunta dal veicolo.
La velocità di rotazione delle ruote è monitorata e misurata attraverso dei dischi metallici dentati dal nome di “ruote foniche”.
Nel caso in cui una ruota rimanga bloccata o si verifichi anche un semplice principio di blocco, la forza frenante viene allentata intervenendo sull’impianto idraulico della pompa freno (in pratica l’abs permette di diminuire la forza della frenata indipendentemente da quanto il pedale del freno venga premuto).
L’intervento di sicurezza è molto importante, perché evita la perdita di aderenza al manto stradale e quella del controllo dell’autovettura.
Inoltre con l’uso dell’ABS gli spazi di frenata vengono notevolmente accorciati, sia rispetto a quelli che si avrebbero con le ruote bloccate, sia rispetto a quelli che un guidatore medio riesce ad ottenere senza ABS.
Quindi nel caso dell’arresto del veicolo (soprattutto su fondo scivoloso), i sensori comunicano con la centralina elettronica, che scarica tutta la pressione all’interno del sistema frenante, che riprende a girare.
Un pò di storia
Già nel 1929, Gabriel Voison, pioniere dell’aeronautica, progettò il primo sistema che impediva alle ruote degli areoplani di bloccarsi durante la frenata.
Nel 1936 Robert Bosch brevettò un dispositivo anti-incollaggio freni (brevetto n. 671925), ma fu solo alla fine degli anni ’50 che questa tecnologia venne applicata ai normali veicoli terrestri.
Piccola curiosità: la sperimentazione, nel 1958, avvenne solo sulle motociclette.
Convenzionalmente la nascita dell’abs viene fatta coincidere con il 1974, anno in cui la Volvo lo introduce per la prima volta nel mercato automobilistico.
Per vederlo in commercio però bisogna aspettare il 1978, quando la Bosch lo presenta al grande pubblico installato su una MERCEDES 450.
All’epoca fu descritto come un optional di lusso: per la prima volta l’automobile poteva frenare su un terreno scivoloso mantenendo la direzionalità. Inutile dire che fu subito un grande successo.
Da quell’anno in poi ogni casa automobilistica ha puntato sulla ricerca e sul perfezionamento di questa tecnologia migliorando sempre di più la qualità delle prestazioni.
Spia di funzionamento
Il funzionamento corretto dell’abs è garantito da una spia sul cruscotto che si accende quando l’auto entra in funzione. Solitamente la spia lampeggia all’avvio del motore per poi spegnersi alcuni secondi dopo.
La spia accesa segnala un malfunzionamento del sistema antibloccaggio e in questo caso sarà necessario far fare un controllo.
È comunque consigliabile eseguire verifiche periodiche del sistema ABS (sensori e cavi).
A volte, il problema può essere legato al temporaneo blocco del freno a mano, per risolverlo basterà tirare su il freno e riabbassarlo.
Spesso la spia accesa dell’ABS segnala la carenza di pressione nell’impianto frenante; in tal caso bisognerà cercare sul libretto della propria auto quale sia l’olio adatto e rimboccarlo nel serbatoio apposito.
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